FOSCO GRISENDI. Sidewalks

Palazzo dei Musei, Reggio Emilia

4 febbraio – 5 marzo 2017

Tutto quadra. Pittura dal 900 a oggi nelle collezioni dei Musei
MILLENNIALS

FOSCO GRISENDI
Sidewalks

A cura di Alessandro Gazzotti e Chiara Serri

Inaugurazione: sabato 4 febbraio, ore 18,00

Fondi neri, contorni netti, campiture piatte. Le opere pop di Fosco Grisendi in mostra dal 4 febbraio al 5 marzo 2017 a Palazzo dei Musei, Reggio Emilia.

Nell’ambito dell’esposizione “Tutto quadra. Pittura dal 900 a oggi nelle collezioni dei Musei”, i Musei Civici di Reggio Emilia presentano il progetto “Millennials”, una serie di approfondimenti legati agli artisti più giovani che sono entrati a far parte del patrimonio di arte contemporanea della città.

Il primo appuntamento è dedicato al lavoro di Fosco Grisendi, artista originario di Parma che da anni vive e lavora a Reggio Emilia e di cui i Musei hanno recentemente acquisito l’opera “Stand your ground #8” (2014).

Curata da Alessandro Gazzotti e Chiara Serri, la personale sarà inaugurata sabato 4 febbraio alle ore 18,00. Il progetto espositivo raccoglie una trentina di opere su tela e su carta, realizzate dal 2014 al 2017.

La mostra trae il titolo – “Sidewalks” – da un dipinto di recente produzione in cui, per la prima volta, la figura umana è posta in dialogo con l’ambiente che la circonda. Oltre all’esposizione delle opere inedite che nascono da questo nuovo filone di ricerca, il percorso comprende anche due sezioni dedicate a precedenti produzioni: da un lato la serie “Stand your ground”, che usa il wrestling come metafora della società contemporanea, tra abuso di potere e messinscena teatrale, dall’altro i lavori a tema sportivo, alcuni dei quali presentati a SetUp Art Fair nel 2016.

«Dopo anni in cui i personaggi erano disposti su più livelli come tasselli di un ipotetico rebus – scrive Chiara Serri – e il successivo accentramento della figura, che nella serie “Stand your ground” diventa fulcro della visione con corpi di grande possanza, riproposti anche nei lavori a tema sportivo, ora l’uomo è immerso nel paesaggio, in una natura sublime, a tratti soffocante. I soggetti di questa nuova produzione sono prevalentemente adolescenti, intenti a camminare, a saltare, a partire zaino in spalla, a fare qualcosa che, tuttavia, non stanno ancora facendo e probabilmente non faranno mai. Ciò che interessa all’autore è l’attimo di sospensione, l’attesa, il tuffo che congela la visione, portando il visitatore a fermarsi, a riflettere, a mettere in dubbio la lettura più semplice, lineare, ciò che di fatto ci si aspetterebbe di vedere. Uno spazio cerniera tra realtà ed immaginazione, in cui arrivano solo pezzi di mondo, o meglio, pezzi di un mondo a pezzi: porzioni di corpi e frammenti di paesaggio combinati tra loro in un equilibrio precario, dove il dato reale, spesso lacunoso, è sorretto dall’invenzione».

La personale sarà visitabile da martedì a venerdì ore 9,00-12,00, sabato, domenica e festivi ore 10,00-13,00 e 16,00-19,00. Ingresso libero. Sabato 18 febbraio, alle ore 17,00, visita guidata gratuita condotta dall’artista. Per informazioni: tel. 0522 456477, musei@municipio.re.it, www.musei.re.it.

Sidewalks veduta della mostra, Musei Civici, Reggio Emilia, 2017, ph. Federica Viani

Nato a Parma nel 1976, Fosco Grisendi vive e lavora a Montecavolo di Reggio Emilia. Nel 2004 tiene la sua prima mostra, prendendo successivamente parte a numerose esposizioni personali e collettive. Dal 2015 collabora con la Galleria Bonioni Arte. Tra le recenti mostre si segnalano: “Stand your ground” (Officina delle Arti, Reggio Emilia, 2015, a cura di Chiara Serri; Spazio Inangolo, Penne, Pescara, 2015, a cura di Rossella Iorio; Ex Conservatorio Sant’Anna, Lecce, 2015, promossa da Artemide’s Garden Art Gallery, a cura di Doriana Agrosì), “Incontro tra arte e boxe” (Torre di Porta Gabella, Ripa Teatina, Chieti, 2015, promosso da Marianne Wild Arte Contemporanea UnicA e Comune di Ripa Teatina), “Circolare” (Autostazione, Bologna, 2015, promossa da Caravan Set Up, a cura di Simona Gavioli e Alice Zannoni), “Tensioni, 25 artisti dagli anni ’50 ai giorni nostri” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2015, a cura di Federico Bonioni), “Il segreto dei Giusti” (Museo Il Correggio, Correggio, Reggio Emilia, 2016, a cura di Margherita Fontanesi), “Tutto quadra – Pittura dal 900 a oggi nelle collezioni dei Musei” (Musei Civici, Reggio Emilia, 2016-17).

SCHEDA TECNICA:
Tutto quadra. Pittura dal 900 ad oggi nelle collezioni dei Musei
Millennials
Fosco Grisendi, Sidewalks
A cura di Alessandro Gazzotti e Chiara Serri
Palazzo dei Musei
Via Spallanzani, 1
42121 Reggio Emilia
4 febbraio – 5 marzo 2017
Inaugurazione: sabato 4 febbraio, ore 18,00
Orari: da martedì a venerdì ore 9.00-12.00, sabato, domenica e festivi ore 10,00-13,00 e 16,00-19,00.
Sabato 18 febbraio, ore 17,00, visita guidata gratuita condotta dall’artista.
Ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione.

PER INFORMAZIONI:
Musei Civici di Reggio Emilia
Via Palazzolo, 2
42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 456477
musei@municipio.re.it
www.musei.re.it

UFFICI STAMPA:

Comune di Reggio Emilia
Piazza Prampolini, 1
42121 Reggio Emilia
tel. (+39) 0522 456390-456840
fax. (+39) 0522 456677
ufficio.stampa@municipio.re.it

CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 1715142
info@csart.it
www.csart.it

Sidewalks veduta della mostra, Musei Civici, Reggio Emilia, 2017, ph. Federica Viani

Sidewalks

Il primo appuntamento di Millennials è Sidewalks di Fosco Grisendi. Circa trenta opere su tela e su carta realizzate tra il 2014 ed oggi, differenti per tema ma omogenee dal punto di vista della ricerca.

Grisendi isola, ingigantendoli o facendoli dialogare tra loro, frammenti di una realtà già rappresentata, readymade tratti dall’iconografia televisiva, pubblicitaria e della grafica e che riguardano tematiche tipiche come lo sport o il viaggio; allo stesso modo si affaccia la rappresentazione (e monumentalizzazione) del quotidiano che prolifica sui social network. Il tutto è sottoposto ad un processo di straniamento e di decontestualizzazione reso possibile dall’utilizzo di un vocabolario visivo estremamente essenziale ed antinaturalistico, che richiama il grafismo e l’espressionismo cromatico della street art.

La freddezza, tipicamente pop, con cui questo immaginario è rappresentato sospende per così dire il giudizio; le figure sono affiancate senza dialogare, la scala è antiprospettica e priva di gerarchie, il contorno netto e la spersonalizzazione delle figure fa pensare ad un libretto di istruzioni di un oggetto da assemblare o alle istruzioni di sicurezza degli aerei, ma realizzate in negativo, con i contorni bianchi e gli sfondi di un nero denso e privo di sfumature. L’enigmaticità dei suoi dipinti è quella della “macchina celibe”, del meccanismo privo di scopo e che tuttavia ha una sua assurda, e perturbante, vitalità.

Alessandro Gazzotti

Sidewalks veduta della mostra, Musei Civici, Reggio Emilia, 2017, ph. Federica Viani

Fosco Grisendi
Sidewalks

di Chiara Serri

Camminare di lato, lentamente. Tenersi sul bordo del transito, lungo un marciapiede dal quale la vita scorre veloce. Uno spazio cerniera tra realtà ed immaginazione, in cui arrivano solo pezzi di mondo, o meglio, pezzi di un mondo a pezzi: porzioni di corpi e frammenti di paesaggio combinati tra loro in un equilibrio precario, dove il dato reale, spesso lacunoso, è sorretto dall’invenzione. Visioni parziali, l’una di seguito all’altra, integrate in una composizione rassicurante, che nasconde tuttavia elementi dissonanti.

Nasce dal lavoro dell’artista americana Anna Conway, esposto nel 2016 alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, e da un suo dipinto in particolare (1) in cui si scontrano realtà parallele, la nuova produzione pittorica di Fosco Grisendi (Parma, 1976) che, dopo aver portato le opere della serie Stand your ground in giro per l’Italia, è ripartito dalla ricerca, prendendo per la prima volta in considerazione il paesaggio.

La mostra, allestita all’interno dei Musei Civici di Reggio Emilia, nell’ambito della più ampia esposizione Tutto quadra. Pittura dal 900 a oggi nelle collezioni dei Musei e, in particolare, del progetto Millenials, teso ad approfondire il lavoro degli artisti più giovani che sono entrati a far parte del patrimonio di arte contemporanea della città, trae il titolo da un quadro del 2016 – Sidewalks (2) – in cui la figura umana è posta in dialogo con l’ambiente che la circonda. Il percorso, che comprende opere realizzate dal 2014 ad oggi, si articola in tre nuclei principali: in primo luogo i dipinti e i disegni inediti; in secondo luogo alcune tele e carte della serie Stand your ground, che usa il wrestling come metafora della società contemporanea, tra abuso di potere e messinscena teatrale; in terzo luogo lavori a tema sportivo, alcuni dei quali presentati dalla Galleria Bonioni Arte a Bologna per SetUp Art Fair 2016.

Le opere del 2016 e del 2017 costituiscono il punto di partenza per una nuova serie, qui esposta allo stadio embrionale. Dopo anni in cui i personaggi erano disposti su più livelli, come tasselli di un ipotetico rebus, e il successivo accentramento della figura, che nella serie Stand your ground diventa fulcro della visione con corpi di grande possanza, riproposti anche nei lavori a tema sportivo (Cruel, Sketch), ora l’uomo è immerso nel paesaggio, in una natura sublime, a tratti soffocante.

I soggetti di questa nuova produzione sono prevalentemente adolescenti, intenti a camminare, a saltare, a partire zaino in spalla, a fare qualcosa che, tuttavia, non stanno ancora facendo e probabilmente non faranno mai. Ciò che interessa all’autore è l’attimo di sospensione, l’attesa, il tuffo che congela la visione, portando il visitatore a fermarsi, a riflettere, a mettere in dubbio la lettura più semplice, lineare, ciò che di fatto ci si aspetterebbe di vedere.

Una pittura pop, quella di Fosco Grisendi, volutamente sintetica, che allude anziché descrivere, avvalendosi di alcuni elementi linguistici propri del mondo della grafica e del fumetto. Fondi neri, contorni netti, campiture piatte (blu, verde, bianco) per una ricerca che pone la verità anatomica in secondo piano, lasciando spazio al gesto in potenza, a ciò che potrebbe accadere sulla tela accettando l’opera e il suo mistero.

1 Anna Conway, Devotion, 2015, olio su lino, 111,8×182,9 cm.
2 Traduzione: marciapiede.